Segnali dal futuro

gli scrittori di fantascienza sono come dei bambini che affidano al tempo i propri “disegni” riguardanti il futuro. I libri sono le loro “capsule del tempo”; i lettori i testimoni della profezia.

N I G R I C A N T E

L’importanza del linguaggio dei numeri; il confronto non solo su un piano filosofico tra determinismo e caso; la nostra impotenza dinanzi alla storia universale; la necessità di compiere esercizi mentali sul domani: questi e molti altri gli elementi contenuti nel film “Segnali dal futuro”.

Gli abitanti del pianeta Terra anche in questo caso svolgono egregiamente la loro parte di esseri ciechi e inconsapevoli ma protetti dalla costante presenza storica di “alieni/angeli custodi” capaci, forse grazie a dei viaggi nel tempo, di suggerire agli umani prescelti – sussurrandola – una “mappa numerica” per evitare disastri naturali, incidenti e giungere sani e salvi all’appuntamento con la salvezza, propria e dell’umanità. È facile non parlare di caso quando si ha la possibilità di conoscere il futuro, viaggiando in esso. La sequenza di numeri apparentemente senza senso, affidata dagli alieni alla piccola Lucinda nel lontano 1959, sembra il risultato dell’incontro tra la successione…

View original post 561 altre parole

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.