“Meglio squagliarsela alla grande… Ora! Da vivi! Prima che arrivi Pasqua…
Rinnegare padri (biologici, putativi, divini o terrestri… non importa), madri, zie, cugini, discepoli e pensare agli affaracci propri!”
(osservando il Cristo triste rappresentato nell’ultima cena di Leonardo, propongo una possibile chiave interpretativa della divina mestizia in salsa umoristica e dissacrante)
Dalla seconda lettera di Michele Nigro ai frequentatori del suo blog.
Fratelli e Sorelle.
Diciamo la verità: non accade tutti i giorni di scoprire di essere “il figlio di Dio”!
Il povero (Cristo) falegname di Betlemme sognava una vita tranquilla tra l’ebanisteria del padre e le attenzioni materne di Maria. Il Sabbath sera da trascorrere con i discepoli presso il noto locale a luci rosse di Gerusalemme – “L’emorroissa” – dove si esibiva la conturbante Eva; il mercoledì pomeriggio nella sala giochi di Nazareth per giocare a “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”, e la paghetta settimanale in sesterzi come sempre assicurata… I Romani, se trattati con rispetto, in fin dei conti non davano fastidio.
Se l’ex ministro Padoa Schioppa (proveniente da Roma, come…
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