“Elogio del culo” è il titolo di un pamphlet “culofilo” scritto dal maestro del cinema erotico Tinto Brass. Un libretto di circa trenta pagine caratterizzato da un linguaggio piccante e irriverente ma anche da una densità filosofica e artistica che tradisce la presunta volgarità insita nell’argomento. L’autore, scegliendo come forma letteraria quella del dialogo di tipo socratico, conduce il lettore verso la scoperta delle virtù non solo estetiche di una delle parti anatomiche più belle del corpo femminile. “Tesi: Il culo è lo specchio dell’anima. Antitesi: Ognuno è il culo che ha. Sintesi: Mostrami il culo e ti dirò chi sei” esordisce così in maniera aristotelica Tinto Brass, approfondendo in seguito il suo elogio con un dialogo, tra sé e un suo alter ego scettico, in cui applica la maieutica socratica. Partendo da un simpatico battibecco sulla distinzione tra erotismo e pornografia, tra contemplazione e azione, si giunge…
View original post 307 altre parole