Piccolo ma potente. Questo libricino di Ilario Bertoletti, docente di Editoria presso l’Università Cattolica di Brescia, conduce il lettore lungo un itinerario leggero ma erudito, alla ricerca del significato filosofico del prodotto-libro e di alcuni mestieri editoriali anonimi e indispensabili.
Come è fatto un libro? Rispondendo a questa domanda all’apparenza superflua, l’autore non si limita a elencare le varie parti componenti l’oggetto cartaceo (dalle ‘soglie d’entrata’ al colophon), ma cerca di dare un senso profondo a tutti quegli elementi dati per scontati. Persino una semplice dedica nel controfrontespizio non sfugge a questa analisi: “Una dedica, un’avvertenza, un exergo non rivelano l’inespresso sotteso all’opera, svelando l’orizzonte intellettuale dell’autore e del testo stesso?” E anche le pagine bianche che segnano i momenti di passaggio tra i capitoli non vengono concepite in modo casuale ma “l’interpretazione implica che tu vada al di là dell’immediatezza di quanto appare, e sappia riempire di…
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