Viviamo coltivando l’illusione di essere gli unici artefici della nostra immagine diffusa nel mondo, ma non siamo nient’altro che vittime più o meno consapevoli di una serie di fattoidi. È affascinante il meccanismo del fattoide, anche se riuscire a ridere dei fattoidi che ti sono capitati in sorte per colpa di qualche idiota, richiede una certa dose di autoironia, di forza di volontà e una capacità sovrumana di comprensione del prossimo: strumenti che derivano in primo luogo dalla cultura che ‘impregna’ il nostro essere e che fa sublimare il ridicolo persistente nell’umanità. Volare alto, oltre i fattoidi, non è semplice ma nemmeno impossibile. Gestire un fattoide è un’arte che si affina col tempo; saper giocare con il suo creatore è una scienza. Capire la sua trasmissibilità, un’esigenza scientifica.
Non c’è bisogno di utilizzare telegiornali e carta stampata per diffonderli: i fattoidi, anche se il termine ‘fattoide‘ è relativamente…
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