E se vivessimo anche noi in una nostra attuale condizione “sotterranea” fatta di bugie e di esigenze inventate? Chi di noi ha il coraggio quotidiano di ritornare “in superficie” per andare oltre la notizia e al di là delle apparenze di una società in cui tutto sembra “necessario”?
[…] “La penultima verità” (The Penultimate Truth) contiene uno dei temi prediletti da Dick: la guerra eterna. In questo romanzo una società “lemure” non abita più la superficie terrestre, dopo che una guerra nucleare totale l’ha resa invivibile. L’umanità, ormai abituata a vivere in città-bunker sotterranee scavate verso il cuore della terra, evita diligentemente la crosta terrestre, credendola ancora contaminata. In superficie, solo uno sparuto manipolo di dominatori-latifondisti, con l’ausilio di un esercito di guardiani-robot, conosce la realtà… I notiziari che vengono propinati alla popolazione sotterranea, sono letti da un androide che tutti credono umano e che riceve ordini da un sofisticato computer che elabora costantemente notizie allarmanti con il solo scopo di mantenere la gente nella più totale immobilità e disinformazione… Solo un uomo decide di tornare in superficie sfidando tutte le regole del buonsenso di cui sono schiavi i suoi concittadini. Mentre risale pensa al pericolo delle radiazioni che…
View original post 279 altre parole
Fose Dick ha avuto una precognizione, come quelle di Verne, perchè non sarebbe strana una situazione del genere. Del resto c’è anche chi dice che la terra dentro sia cava e quindi di spazio ce ne sarebbe eccome!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Al di là di ogni teoria “terracavista” 😉 credo che la fantascienza, come accade anche in altri generi letterari non mimetici, lanci messaggi che riguardano la nostra interiorità piuttosto che l’esteriorità di una realtà immaginaria così come appare nei romanzi di genere: forse il mondo sotterraneo descritto da Dick riguarda il nostro intimo nascosto da cui dobbiamo risalire per scoprire verità su noi stessi…
"Mi piace"Piace a 1 persona