Patti Smith ha la forza! Ha avuto e ha la forza di unire la poesia al rock, di invogliare alla lotta adoperando una fermezza non priva di dolcezza. Ha la forza di prendersi del tempo tra un brano e l’altro senza l’ansia di dover mantenere una tensione spettacolare inutile e nevrotica.
Entra sul palco in silenzio e al buio, senza fluttuare nel cono di luce di un proiettore ossequioso: il pubblico impiega alcuni secondi per capire che la poetessa e cantautrice statunitense è già pronta in posizione davanti al microfono per trasportarci lungo la sua carriera musicale. “I’m here!” dirà subito dopo per rassicurare la folla disorientata dalla sua semplicità. Patti Smith non è il tipo di artista che crea suspense facendo entrare prima i propri musicisti per lanciare uno stacchetto preparatorio; entra insieme a loro, mescolata tra tecnici e ombre… Alla chetichella! A sessantasei anni suonati se ne fotte di fare la diva: capelli lunghi legati in due trecce da bambina impertinente ma cresciuta; una giacca con le maniche arrotolate, un jeans ‘vissuto’ e una t-shirt grigia a coprire un paio di seni cadenti. Patti Smith ha fascino da vendere: le sue rughe, la sua danza lieve e la sua…
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