Non si diventa nient’altro
che severi genitori dei nostri
genitori di speranze
quando partivamo all’imbrunire
verso nervose città ribelli,
di notte raccogliamo da terra
ossa tramortite dagli anni
e dalla chimica usata per
gabbare i rancori e i cuori cupi
di un pesante tramonto.
All’incrocio delle età, dentro casa
ci salutiamo ubriachi, ridendo
ognuno diretto al proprio traguardo
immemori del dolore
che infarcirà la terra di domani.
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(ph M. Nigro, titolo: Ghigliottine di luce)