Durò poco l’epopea dei lieviti
e dei morti senza ferita
ammucchiati sotto le mura porose
della deserta Troia digitale.
Era ignoto il grano raccolto
da macinare al buio
di epoche in declino,
altri i pani da far crescere
come figli imprevisti
e cuocere al sole di dystopia.
Ma il guardiano di storie
conosceva già quella fine
raccontata dagli avi,
furono tenuti in disparte dagli uomini
per ostentata profezia.
Avvisaglie evolutive e coprifuoco
sul teatro della storia,
preservi dalla sventura la madre
di future bianche farine,
non ti chiede di distogliere dalla vita
la crudele signora invisibile
il tuo sguardo assetato
di lievito figlio.
♦
– video correlato –
“Lievito figlio”, lettura a cura di Michele Nigro
♦
(immagine: Matteo Massagrande, “Bryant Park,” 2018 – fonte)