[…] Solo quando emigri nell’angolo
ritorni all’origine che fortifica
al mito incorruttibile… […](tratta da “Nessuno nasce pulito”, ed. nugae 2.0 – 2016)
L’angolo
Sbattuto nella tempesta
come legno umano
che solca i mari della vita
tra mille affanni
non dimenticare di coltivarti!
Scoprirsi e amarsi
nel luogo in cui sei vero, nudo
e silenzioso volare alto
assaporando il vuoto sensato.
Fatiche e inganni
tensioni e giochi di potere
burocrazia esistenziale.
Solo quando emigri nell’angolo
ritorni all’origine che fortifica
al mito incorruttibile
lasciandoti alle spalle
fallimenti e sconfitte.
Seduto nell’angolo
contemplo la mia precarietà
protetto da un cielo stellato
avvolto nel ricordo senza tempo.
Elogio della fuga,
alibi per la mente,
dolce terra promessa,
bugia veniale,
cambio di prospettiva,
interlinea dell’anima.
La pausa dal vortice
ha un indirizzo conosciuto,
ingoio veleno e sgambetti
ma non nell’angolo
non lì, dove i morti si affiancano ai vivi,
dove tutto è ideale e perfetto
e la mancanza di futuro
non incide sull’io sempreverde.
Lì dove immobile visito l’universo
azzerando pensieri e sudore.
In attesa, ormai…
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