[…] Nostalgia dei rumori,
richiami di strada e di futuro,
riverberi di lontane feste
e di amori abortiti
raggiungono irriverenti
la cella buia. […](tratta da “Nessuno nasce pulito”, ed. nugae 2.0 – 2016)
Lontano da affetti e caos
ipotizzava distacchi e fughe.
I monti scalati del priore
la salma di fratello Balsamo
portata a spalla
verso l’eterno vespro
gli immensi corridoi
vuoti di vocazione
le umide grotte di preghiera
i silenzi masticati tra letture sacre
e le sublimi elevazioni latine
anticipando albe.
Prove di vita.
Aveva cercato
di essere molte cose
in quegli anni.
Nostalgia dei rumori,
richiami di strada e di futuro,
riverberi di lontane feste
e di amori abortiti
raggiungono irriverenti
la cella buia.
Era solo
un effimero bisogno
di silenzio.