Castrum Olibani

N I G R I C A N T E

Castrum Olibani

(Castello di Olevano)

Nascesti da longobarda pietra

dimora sommitale del signore

torri naturali di roccia tetra

di legni saraceni avvisatore.

Donò il Gisulfo l’antica cètra

alla terrena chiesa il dovuto onore.

Federico ti pose tra le gemme

castro dei Teutonici in Gerusalemme.

Presidiano edera e ginestre

custodi di antiche mura sveve

larghi acuti archi le finestre

cornici di cielo dal sacro piève.

Echi di borgo tra assolate lestre

la lenta fine non ti parve greve.

Ermanno e Manegoldo io canto

Roderio de Rotunda, Ugone e Wilganto.

Estinte cinte di gloriosa rocca

regno di balestrucci e lacerte

medita l’uomo se la storia tocca

il vagar vano tra mète incerte.

Fugace tempo come dardo scocca

silente pietra tra malta inerte.

Luminose gioie dei rovinisti

nel veloce buio dei futuristi.

(foto di Michele Nigro)

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