
Ho fatto i conti
col mito del padre
spargendo qua e là
seme che non darà frutto,
chiudendo l’anima ferita
a ipotesi di dialoghi in ritardo.
Vedo partire i vecchi altrui
ombre di quel che non fu,
s’ingoiano improvvise assenze
una flebile tristezza
appanna il cinico passo
per ritornare di nuovo sereno
sulle mie strade solitarie.
♦
[immagine: “Die Andacht des Grossvaters” (Devozione al Nonno) di Albert Anker (Svizzera 1831 – 1910). Olio su tela, 63 x 92 cm, 1893. Kunstmuseum, Berna, Svizzera]
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Pubblicato da michelenigro2
Michele Nigro, nato nel 1971 in provincia di Napoli, vive a Battipaglia (Sa) dal 1978. Si diletta nella scrittura di racconti, poesie, brevi saggi, articoli per giornali e riviste. Ha diretto la rivista letteraria “Nugae – scritti autografi” fino al 2009. Ha partecipato in passato a numerosi concorsi letterari ed è presente con suoi scritti in antologie e periodici. Nel 2016 è uscita la sua prima raccolta poetica – che ama definire “raccolta di formazione” – intitolata “Nessuno nasce pulito” (edizioni nugae 2.0). Ha pubblicato “Esperimenti”, raccolta di racconti; il mini-saggio “La bistecca di Matrix”; nel 2013 la prima edizione del racconto lungo “Call Center”, nel 2018 la seconda edizione “Call Center – reloaded” e la raccolta “Poesie minori. Pensieri minimi”. Nel 2019, per i tipi delle Edizioni Kolibris, viene pubblicata la raccolta di poesie intitolata “Pomeriggi perduti” (collana di poesia italiana contemporanea “Chiara”), che è anche il nome del suo blog. È del 2020 il volume 2 della raccolta “Poesie minori. Pensieri minimi”; nel 2021 la terza e ultima silloge dei materiali di risulta. Alcune sue poesie sono state tradotte in portoghese, inglese e spagnolo.
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La serenità ritrovata nella solitutudine esistenziale – approdo di pochi, di chi sa bastarsi, di chi ha trovato un equilibrio pur nelle similitudini ribaltate del vivere contemporaneo – rovescia la figura del mito così chiaramente delineata nei primi versi. In fondo noi non siamo leggenda, stiamo ancora tracciando la vita, hic et nunc. Il tutto per dire quanto senta mia la soluzione finale
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Grazie per aver letto e per aver fatto tuoi, attraverso il commento che qui scrivi sentitamente, questi miei semplici versi…
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