Per chi si fosse perso la puntata del programma webradiofonico “I segreti dell’anima” (https://www.webradiofrancesco.com) con il sottoscritto e il bravo conduttore Enzo Pietropinto, e la sapiente regia di Antonio Durante che ha intercalato brani musicali ad hoc, potrà recuperarla grazie a questo video. È stata una puntata interessante e “avventurosa” perché abbiamo spaziato nella mia poetica non solo soffermandoci sulla recente raccolta “Pomeriggi perduti” ma anche su altre mie pubblicazioni (le tre uscite di “Poesie minori, pensieri minimi”; la prima raccolta poetica “Nessuno nasce pulito”, scherzosamente ribattezzata “elenco telefonico”; il racconto lungo “Call Center”; l’ormai storica rivista letteraria “Nugae” che mi ha svezzato…), e lasciandoci trasportare da un dialogo amichevole e spontaneo…
Michele Nigro, nato nel 1971 in provincia di Napoli, vive a Battipaglia (Sa) dal 1978. Si diletta nella scrittura di racconti, poesie, brevi saggi, articoli per giornali e riviste. Ha diretto la rivista letteraria “Nugae – scritti autografi” fino al 2009. Ha partecipato in passato a numerosi concorsi letterari ed è presente con suoi scritti in antologie e periodici. Nel 2016 è uscita la sua prima raccolta poetica – che ama definire “raccolta di formazione” – intitolata “Nessuno nasce pulito” (edizioni nugae 2.0). Ha pubblicato “Esperimenti”, raccolta di racconti; il mini-saggio “La bistecca di Matrix”; nel 2013 la prima edizione del racconto lungo “Call Center”, nel 2018 la seconda edizione “Call Center – reloaded” e la raccolta “Poesie minori. Pensieri minimi”. Nel 2019, per i tipi delle Edizioni Kolibris, viene pubblicata la raccolta di poesie intitolata “Pomeriggi perduti” (collana di poesia italiana contemporanea “Chiara”), che è anche il nome del suo blog. È del 2020 il volume 2 della raccolta “Poesie minori. Pensieri minimi”; nel 2021 la terza e ultima silloge dei materiali di risulta. Alcune sue poesie sono state tradotte in portoghese, inglese e spagnolo.
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L'uomo abita l'ombra delle parole, la giostra dell'ombra delle parole. Un "animale metafisico" lo ha definito Albert Caraco: un ente che dà luce al mondo attraverso le parole. Tra la parola e la luce cade l'ombra che le permette di splendere. Il Logos, infatti, è la struttura fondamentale, la lente di ingrandimento con la quale l'uomo legge l'universo.
"Voi, seduti nei comodi uffici abbuffati di tasse e di grasse imposte, diventerete un giorno cibo per i vermi e nessuno s'accorgerà della vostra mancanza. Scarti dell'Universo" cit. I.T.Kostka "Trittico sul cibo" (Quadernetti poetici 2017)