Contro la stupida e stigmatizzante etichettatura del vino ipotizzata dall’Unione Europea
Dai profondi cunicoli dell’inconscio
insufflate dai fumi della regressione
risalgono come ebbre mongolfiere colorate
i ricordi di zone dimenticate della storia
di inespresse soluzioni crepuscolari.
Sfuggo agli stili convenzionali del mio tempo
rimuovo gli ostacoli della ragione e mi autoriparo
riplasmo lo schema comportamentale ereditato
gettando zavorre dottrinali e assiomi mentali,
schiavo di una comoda amnesia sociale
ricostruisco le strutture inadatte
alterando la percezione di valori accettati.
La resistenza a disimparare
si dissolve dinanzi al dolce assedio neurale
di un boccale schiumoso,
profeta alcolico di eretiche novità.
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(tratta dalla raccolta “Nessuno nasce pulito”, ed. nugae 2.0 – 2016)
(ph M.Nigro©2023)