
Continua a leggere “Edoardo Bennato e il “Peter Pan Rock ’n’ Roll tour””
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E se la famosa poesia di Gabriele d’Annunzio intitolata “La pioggia nel pineto” fosse letta da Barbalbero?
Barbalbero (o Fangorn) – caratterizzato da una voce bassa e profonda e da una parlata lentissima, a sottolineare l’ampia disponibilità di tempo di un essere millenario – è un personaggio di Arda, l’universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien e compare solo nel romanzo “Il Signore degli Anelli”.
Lettura – rallentata con il programma Audacity – a cura di Michele Nigro.
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Chi non vorrebbe vivere una vita come quella di Indiana Jones? Avventurosa, culturalmente interessante, sessualmente soddisfacente e al tempo stesso indipendente, geograficamente movimentata, appagante dal punto di vista professionale e universitario? Lo so, è un archeologo immaginario, un parto della mente di quel genio prolifico che risponde al nome di George Lucas (e della regia altrettanto geniale di Steven Spielberg), e come ho avuto modo di ribadire per quanto riguarda i supereroi, nel post dedicato a Joker, e alla loro improbabile esistenza nel mondo reale, la stessa cosa dirò riferendomi al nostro archeologo giramondo: è molto improbabile che tutte queste virtù – “immortalità”, capacità di sopravvivere a situazioni intricate, sapienza da bibliotecario mista a un atletismo che rasenta l’autodistruzione adolescenziale, fortuna con le donne, tempismo sfacciato, ecc. – si materializzino in un’unica persona. Eppure dietro l’ovvia irrealtà del personaggio si cela una certa “americanità” che invece è realissima e storicamente documentata. Il modo in cui Indiana Jones approccia alla risoluzione dei problemi che incontra nel corso delle sue avventure è tipicamente americano, anzi sarebbe più corretto dire “statunitense”. Indiana Jones parte dal presupposto che per uno statunitense il mondo sia come la tavola di un immenso gioco di ruolo privo di regole in cui muoversi senza chiedere il permesso a nessuno, senza tenere conto delle leggi locali… Tutto sembra facile e aperto nel mondo di Jones, nonostante le fatiche delle sue gesta. L’importante è raggiungere il proprio obiettivo, agguantare l’oggetto prezioso che ha innescato l’impegnativa quest, in nome di un bene comune internazionale. In questo gli statunitensi sono bravi: far passare per battaglia universalmente necessaria, un qualcosa che interessa solo l’America, la sua gloria o quella di un suo singolo cittadino, la sua ricchezza museale, come in questo caso.
Indiana Jones apre porte, si cala con delle funi in meandri, sfonda pareti, s’arrampica in proprietà private, ammazza e insegue (o si fa inseguire da) i cattivi usando – rubandoli – tutti i mezzi (terrestri, acquatici e aerei) che trova a portata di mano, profana catacombe e città sepolte, usa femori di scheletri per fabbricare torce, danneggia pavimenti a martellate, deturpa monumenti in paesi stranieri (Italia compresa: vedi Venezia), agguanta, rubacchia, scippa, incendia per sbaglio, depreda, così come fanno i suoi avversari, però a fin di bene, sgraffigna, rimuove, dissacra, gratta via, sfregia se necessario, causa crolli, altera l’equilibrio di luoghi delicati che erano rimasti in santa pace fino al suo arrivo…
Continua a leggere “Indiana Jones e l’”approccio americano” dalla geopolitica all’archeologia”
Il mio articolo “Commissari, preti e carabinieri in tv… e quell’Italia che non esiste” (già pubblicato su questo blog, qui) è stato riproposto su Pangea, rivista avventuriera di cultura e idee, “una delle migliori rassegne culturali in Italia”, curata dal giornalista, poeta, scrittore e critico letterario Davide Brullo e che da sempre pubblica articoli interessanti e culturalmente stimolanti.
Per leggere l’articolo: QUI!
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Ho dato una botta a Sereni
e un’altra a Toma
per superar odi e veleni
e i mesi in coma.
Non mi solleva Manganelli
o l’ode a Ferlinghetti
ho perso i versi quelli belli
ma spuntano i mughetti.
Dov’è l’onesto Saba
e il viaggiatore Gatto?
Diretti già alla Caba
in compagnia d’un matto.
Montale e il buon Pessoa
insieme a Majakovskij
un giro di canoa
e respiriam nei boschi.
Con Milton e Neruda
non tutto è già perduto
meglio una donna nuda
che un capo ormai canuto.
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(ph M.Nigro©2021)
Il mio articolo “Joker, perché i supereroi non possono esistere” (già pubblicato su questo blog, qui, con il titolo “Joker è tutti noi”) è stato riproposto su Pangea, rivista avventuriera di cultura e idee, “una delle migliori rassegne culturali in Italia”, curata dal giornalista, poeta, scrittore e critico letterario Davide Brullo e che da sempre pubblica articoli interessanti e culturalmente stimolanti.
Per leggere l’articolo: QUI!
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È l’erezione vespertina
tra l’omelia e la comunione
a disfare i piani di dio
sul finire della domenica.
Il nudo contorto, pelle su pelle
nella mente distratta dalla carne
residua immagine infoiata
dalla notte dei peccati
s’intromette audace e sincera
fra le parole sante del pastore
alle pecore illuse d’essere salve.
Avverto il respiro voglioso e antico
dell’ancella mascherata,
è incenso che promana da vulva benedetta
quello che precede la preghiera
dello spirito, indifeso
è il corpo che crede di credere,
non serve fustigarlo al tramonto
per dissetarlo all’alba,
il vangelo dei sensi
parla all’esistenza infedele
attraverso le umide labbra celate
di desideri terreni.
Immagino il sesso nascosto
anche se abbassi lo sguardo
dinanzi al tabernacolo, contrita
non mi dissuadono
le gesta di martiri eremiti,
non ho voglia di salvarmi
succhiando le vette carnose
dei tuoi seni eretici di non madonna
attendo futuri diluvi in cui affogare.
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versione pdf: Vespri erotici
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Maria Rosaria Teni
rivista di letteratura
anche su wordpress, non te ne liberi
a cura di Alfredo Rienzi
L'uomo abita l'ombra delle parole, la giostra dell'ombra delle parole. Un "animale metafisico" lo ha definito Albert Caraco: un ente che dà luce al mondo attraverso le parole. Tra la parola e la luce cade l'ombra che le permette di splendere. Il Logos, infatti, è la struttura fondamentale, la lente di ingrandimento con la quale l'uomo legge l'universo.
Rivista culturale on line
occhi aperti
Una libreria per immagini
"Mi lasciai dove avrei avuto tempo per pensare e attesi il fiato grosso del maestrale"
Quando scrivo dimentico che esisto, ma ricordo chi sono.
International Poetry Journal
Rivista Del Possibile
Poesia, scrittura, musica e arte digitale di Sonia Caporossi
"La pittura è una poesia muta, e la poesia è una pittura cieca"
Poesie, racconti, verità, fantasie, ma soprattutto l'amore.
"Voi, seduti nei comodi uffici abbuffati di tasse e di grasse imposte, diventerete un giorno cibo per i vermi e nessuno s'accorgerà della vostra mancanza. Scarti dell'Universo" cit. I.T.Kostka "Trittico sul cibo" (Quadernetti poetici 2017)
la bellezza non è che una promessa di felicità
Scusateci per il disagio, stiamo sognando per voi
Poesie, disegni, fotografie, racconti, pensieri ed altre amenità di Carlo Becattini. Tutti i diritti sono riservati.
Solo pensieri scomodi. Accomodatevi.
scrittore in Milano, Mondo