












Il mio articolo “La presenza nell’assenza: un anno senza Franco Battiato” (giΓ pubblicato su questo blog, qui) Γ¨ stato riproposto su Pangea, rivista avventuriera di cultura e idee, βuna delle migliori rassegne culturali in Italiaβ, curata dal giornalista, poeta, scrittore e critico letterario Davide Brullo e che da sempre pubblica articoli interessanti e culturalmente stimolanti.
Per leggere lβarticolo: QUI!
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RACCONTARE IL SILENZIO. SU POMERIGGI PERDUTI DI MICHELE NIGRO
Del titolo di questa silloge di versi di Michele Nigro colpisce il rinvio diretto ad un evento di perdita, che evoca tanto lβidea di spreco, di dispendio, quanto una nostalgica mancanza. I due significati non si escludono affatto a vicenda, essendo metonimicamente correlati, potendo cioΓ¨ legarsi in una relazione di causa-effetto; ciΓ² contribuisce a costruire un orizzonte di attesa, spia di una poetica incline ad oltrepassare il mero dato realistico e le sue pretese di univocitΓ . Sviscerando i nuclei tematici che emergono dalla lettura dei testi si coglie, non a caso, il binomio materialitΓ /immaterialitΓ : da un lato la conservazione, la collezione, lβaccumulo, con unβattenzione al dettaglio numericamente quantificabile; dallβaltro lβincessante fluire, la familiaritΓ con il caos, la fuga dallβordine dellβincasellamento. La conciliazione degli opposti si concreta in unβΒ«estetica del caosΒ», segnale che mappa il percorso e scardina i paraventi con i quali lβindividuo si autoinganna.
Si insinua tra le pagine una continua riflessione sullβessenza della poesia e sul suo possibile ruolo nel mondo. La poesia si configura come dimensione altra, che sussiste in parallelo ad una quotidianitΓ consumistica. Nellβantitesi tra quiete e follia, tra suoni assordanti e silenzio, Γ¨ attitudine che consente il distanziamento dal frastuono. Nel ciclo inarrestabile del tempo, la parola tenta di fissare bagliori di Assoluto, condizione ignota, di lΓ da venire, intrinsecamente connessa con la dimenticanza di ciΓ² che si Γ¨ stati. Β«β¦ compagno di strada / mi Γ¨ il verso forte e ignoto/ ai salotti laureati/ nato da quel vivere/ che per altri vita non è»: questi versi possono considerarsi una dichiarazione di poetica, nella coscienza di uno scrivere nutrito dalla vita vissuta, voce sincera e controcorrente.
Ancora, la poesia disvela il senso di persone e cose che ci hanno preceduti, canale che raccorda il passato ad un oggi di ereditΓ incerte; come lβamore, Γ¨ epifania e sostanza sulla frontiera dellβindicibile, antidoto contro lβeffimero, rimedio allβimmanenza. E – quasi una poetica del vago e dellβindefinito β sono le percezioni sensoriali a fare da ponte verso lβinvisibile, nel superamento delle facciate ingannevoli, raccontando il silenzio (Β«sete di silenzio parlatoΒ»). CosΓ¬ accompagnano il poeta opere letterarie, come la celebre Spoon River, in grado di gettare luce sul reale, di polverizzare le illusioni dellβuomo che si crede immortale. I versi di Spoon (Β«il credersi invidiati/ o invidiabili, immemori/ dei vermi in attesaΒ») mi portano alla mente i crudi ammonimenti di Leonida di Taranto, epigrammista greco del IV-III secolo a.C.: Β«β¦ con una simile struttura dβossa/ tenti di sollevarti fra le nubi nellβaria!/ Tu vedi, uomo, come tutto Γ¨ vano:/ allβestremo del filo cβΓ¨ un verme/ sulla trama non tessuta della spolaΒ».
Continua a leggere ““Raccontare il silenzio”. Francesca Innocenzi su “Pomeriggi perduti””
Capita proprio a fagiolo, in questi freddi e preoccupanti giorni di guerra in Ucraina non solo sbandierata ma purtroppo anche molto probabile, l’uscita sulla rivista “Essere” (periodico del centro di solidarietΓ di Arezzo, n.3 – anno XXXIII, diretto da Vittorio Gepponi) di un mio articolo sulla “Marcia per la Pace Perugia-Assisi” del 2021 (60Βͺ edizione) a cui ho avuto il piacere di partecipare in qualitΓ di “libero camminatore”.
Doppia presenza per me (e quindi doppio onore) in questo numero: nella rubrica “Profili d’autore” Γ¨ stata pubblicata la bella recensione alla mia raccolta “Pomeriggi perduti” (giΓ apparsa su questo blog, qui!) a firma della poetessa Carla Malerba (redattrice della rivista “Essere”) che ringrazio anche per avermi invitato a scrivere il “pezzo” sulla Marcia…
Continua a leggere “Marciare per la Pace, sulla rivista “Essere” di Arezzo…”
Contro l’arroganza di chi decide arbitrariamente cosa Γ¨ “utile” e cosa non lo Γ¨ piΓΉ, cosa puΓ² restare aperto e cosa Γ¨ meglio chiudere (o ridimensionare), quali luoghi seppur virtuali incentivare e quali cancellare con un cinico clic dopo anni di servizio, di lavoro certosino, di ricerca e di diffusione della cultura poetica; contro la “cultura dello scarto” applicata alla Poesia, ho pensato, come segno di resistenza, di rimettere on line in formato pdf la pagina che, ormai 11 anni fa (all’epoca ne parlai qui!), l’ottima e attentissima poetessa e giornalista culturale Luigia Sorrentino decise di dedicare ai miei poveri e acerbi versi esordienti.
In attesa che chi deve rinsavire, rinsavisca…
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Link al NUOVO blog: QUI!Β (aggiornamento: 20/3/2022)
pdf (tratto dal “vecchio” blog): Opere Inedite, Michele Nigro _ Poesia Rai News
Ricevo e con piacere divulgo…
Programma in pdf: ProgrammaLivingMemory2022def
Egregio/a Dirigente scolastico
Egregio/a Docente
ΒAnche quest’anno come Associazione Treno della Memoria dal 18 al 28 gennaio proponiamo il percorso Living Memory, un’occasione di approfondimento per gli studenti e le studentesse in occasione della Giornata della Memoria. Visto il proseguire della situazione pandemica, abbiamo deciso anche per il 2022 di mantenere il format sulle piattaforme online in modo da consentire a tutti e tutte di poter seguire i contenuti e le testimonianze dei e delle sopravvissute alla Shoah, un contributo che riteniamo essenziale per portare avanti l’esercizio della memoria. Vogliamo che il 27 gennaio non sia perΓ² solo un’opportunitΓ di riflettere sul passato, ma che possa anche fornire ai giovani degli spunti per analizzare il presente e arricchire il loro percorso di cittadinanza attiva, attraverso incontri sull’attualitΓ e sui nuovi strumenti per fare memoria.
La partecipazione agli eventi Γ¨ gratuita ed Γ¨ possibile seguire uno o piΓΉ incontri, che si terranno su piattaforma Zoom e, in contemporanea, in diretta streaming sulla pagina Facebook del Treno della Memoria.
Per l’adesione Γ¨ necessario inviare una mail all’indirizzo livingmemory@trenodellamemoria.it, indicando gli incontri a cui si Γ¨ interessati a partecipare e specificando il numero di persone che si intende iscrivere.
In allegato il programma completo degli eventi a cui Γ¨ possibile iscriversi. Il giorno prima di ciascun evento verrΓ inviato il link per eseguire l’accesso. […]
Programma in pdf: ProgrammaLivingMemory2022def
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versione pdf: 3 domande a Simona Genta, “Compagnia dei Poeti Erranti”
Ho rivolto stavolta le canoniche 3 domande, come da tradizione delle mini-interviste che di tanto in tanto propongo su “Pomeriggi perduti”, a Simona Genta, promotrice culturale, organizzatrice di eventi, poetessa, scrittrice e curatrice, insieme ad altri “fondatori”, della “Compagnia dei Poeti Erranti” di Salerno, che da alcuni anni opera sul territorio attirando intorno a sΓ© e ai propri happening poeti, scrittori, studiosi e “semplici” uditori interessati dal punto di vista culturale, provenienti da ogni parte d’Italia.
(m.n.) La parola βcompagniaβ evoca avventure tolkieniane; βerrantiβ definisce bene la condizione esistenziale ed editoriale del poeta in generale, sempre in cerca di chi ascolti e pubblichi la sua parola. Quando e come Γ¨ nata, e cosa offre agli autori la βCompagnia dei Poeti Errantiβ?
(s.g.) La Compagnia dei Poeti Erranti Γ¨ unβassociazione culturale nata nel 2017 con lo scopo di diffondere la bellezza dellβarte in ogni sua forma, attraverso eventi itineranti in location storiche per far conoscere le bellezze artistiche e paesaggistiche della cittΓ . Lβidea Γ¨ quella di proporre uno spazio interamente dedicato allβarte, un poβ come accadeva nei salotti culturali di un tempo, partendo dai grandi modelli dei salotti francesi e italiani, ma ispirandomi soprattutto al celebre salotto fiorentino della contessa di Albany. Noi della Compagnia dei Poeti Erranti siamo un gruppo di uomini e donne appassionati che condividono il sapere, perchΓ© crediamo fermamente che la bellezza dellβarte possa davvero salvarci dallβabbrutimento.
Continua a leggere “3 domande a Simona Genta della βCompagnia dei Poeti Errantiβ”
Il mio articolo Su βΓ stata la mano di Dioβ di Paolo SorrentinoΒ (giΓ pubblicato su questo blog,Β qui) Γ¨ stato riproposto suΒ Pangea,Β rivista avventuriera di cultura e idee, βuna delle migliori rassegne culturali in Italiaβ, curata dal giornalista, poeta, scrittore e critico letterarioΒ Davide BrulloΒ e che da sempre pubblica articoli interessanti e culturalmente stimolanti.
Per leggere lβarticolo:Β QUI!
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Il mio articolo βSan Francesco dβAssisi: da Zeffirelli alla Cavaniβ (giΓ pubblicato su questo blog, qui) Γ¨ stato riproposto su Pangea, rivista avventuriera di cultura e idee, βuna delle migliori rassegne culturali in Italiaβ, curata dal giornalista, poeta, scrittore e critico letterario Davide Brullo e che da sempre pubblica articoli interessanti e culturalmente stimolanti.
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C’Γ¨ tutto l’impeto tipico dell’opera prima nella raccoltaΒ “Radici”Β di Antonietta Cianci (Ed. Transeuropa; collana di poesia “Nuova poetica 3.0” – 2019): la voglia di raccontarsi e abbandonarsi a un troppo detto, troppo spiegato, a un accapismoΒ che vorrebbe tenere a freno, invece, lo sviluppo di una dolce novella in prosa. Scrive bene il prefatore, Carmine Cimmino: “… A prima lettura, pare che i versi abbiano il ritmo della riflessione ad alta voce… […] … poi rileggi, e senti che sotto la durezza dellβ βandamentoβ prosastico cβΓ¨ la delicatezza delle luci della memoria…”. Immagini sobrie e lapidarie gareggiano con ampi sfoghi amorosi, nostalgici, ripercorrenti ed autoanalizzanti. Spesso, forse troppo spesso, interviene un’anafora a rinforzare un’invocazione che diventa preghiera malinconica, rimpianto, resa dei conti con luoghi, esistenze, persone e cittΓ amate (“… pace / quella che sale dalle viscere della nostra Napoli / che parla di silenzi / con la lingua del rumore…”). Con sΓ© stessa β l’autrice β, con un io e te incompleto, ormai sfumato, appartenente al passato, non funzionante, rotto ma agrodolcemente presente come un’ossessione che fa compagnia durante l’esilio.
Pur inciampando, a volte, in “romanticherie” ostili alla poesia e in passaggi prevedibili, i versi di Antonietta Cianci rappresentano un bel viaggio, passionale e appassionato, ben descritto e sentito anche da chi legge, nell’animo (e fuori da questo) di una persona che ricerca sΓ© stessa e ama raccontare ciΓ² che vede o ricorda. Tutti i sensi sono coinvolti (“… nellβaria assolata / che profuma di oleandri… […] … ogni cosa / cambia colore… […] … ogni cosa / mutando forma / si bagna di luce…” e ancora: “mentre immergete / i piedi nellβacqua salata…”); tutte le angosce, le speranze e le dolcezze sono coraggiosamente esposte al sole della parola (“… E adesso sto a viso scoperto / nessun velo sopra il mio volto”). A scrivere Γ¨ un’anima in eterna partenza, sospesa ma in movimento, in bilico tra i binari di un’imprecisa andata e di un ritorno quasi sempre di cuore, e in attesa di conoscere la meta definitiva (“Solo la mia valigia rumoreggia / sul breve percorso verso la stazione…”; “… e la zingara alla stazione / mi dice che ho gli occhi tristi…”; “… un ordine per fermarmi. / E stare.”).
Eleganti e arcaici sono i versi di questa nuova raccolta del poeta palermitano Emilio Paolo Taormina intitolata “Ore piccole” (Giuliano Ladolfi Editore, 2021; collana “Perle poesia” diretta da Roberto Carnero) e caratterizzati da uno stile taorminiano inconfondibile. Versi, la cui genesi Γ¨ affidata alla spontaneitΓ dei sensi e a null’altro, non ossessionati dall’ordine di maiuscole e punteggiature β quasi una scelta controcorrente in salsa beat di decostruzione della forma metrica classica per assecondare un flusso di coscienza poetica che non ammette interruzioni o inutili abbellimenti β e che ripropongono un’interessante verticalitΓ ungarettiana: il lettore Γ¨ coinvolto in un tuffo senza soste verso il mare accogliente ma profondissimo del ricordo e della bellezza vissuta.
Come nella precedente raccolta di Taormina, non mancano gli elementi naturali e “casalinghi”: la Natura Γ¨ testimone di ritorni e di epifanie, Γ¨ fedele accompagnatrice nei processi mnemonici e nelle scoperte del poeta, nel rispolverare un sΓ© stesso “antico”, primordiale, dimenticato sembrerebbe a causa del tempo ma non rimosso, anzi ancor piΓΉ vivido in una ricostruzione che sostiene tutto il peso di un lungo vissuto e che ritorna avvolto tra le braccia sapienti della poesia che rende eterno anche il momento piΓΉ scontato: momenti d’amore, di affetto familiare, di sperimentazione giovanile…; le cose di casa, gli “oggetti” naturali, il forte simbolismo che collega il tutto armonicamente, collaborano alla stesura di veritΓ solo all’apparenza dissepolte al momento, ma in realtΓ sempre presenti nel cuore del poeta: solo i comuni mortali non le vedono; solo chi vuole veramente dimenticare non chiede aiuto alla poesia.
Continua a leggere “Nota a “Ore piccole” di Emilio Paolo Taormina”
Ho avuto il piacere di rispondere alle domande di Roberto Guerra per un’intervista pubblicata su Neofuturismo eΒ Asino Rosso Ferrara. Segue uno stralcio…
[…]Β PiΓΉ in generale, come vedi oggi la poetica/cultura contemporanea?Β
ΓΒ meno audace, piΓΉ uniformata a standard che, forse per ragioni generazionali, non comprendo e con cui non sono assolutamente in sintonia: dalla musica all’editoria, tranne rari casi, vige la regola per cui se esci da unaΒ scuolaΒ omologante o sei un autore affermato che ha giΓ portato introiti, anche se in seguito scriviΒ boiateΒ continui a usufruire di un certo “pompaggio” del marketing. In sintesi, viene portato avanti il personaggio che vende e non l’opera o, appunto, la poetica di un autore. Quindi, anche se lo scenario non Γ¨ del tutto disastrato e irrecuperabile come potrebbe sembrare da questa mia risposta, in un sistema del genere di qualeΒ poeticaΒ si puΓ² mai parlare?
La cultura Γ¨ una “cultura di piazzamento” e bisognerebbe parlare di “rankingΒ poetico”. La colpa non Γ¨ solo delle case editriciΒ oΒ Β ΜΆΒ Β per dirla alla BattiatoΒ Β ΜΆΒ Β degli “addetti alla cultura”, ma soprattutto di un abbattimento della qualitΓ della domanda da parte di un pubblico impreparato e che ama volare in superficie, a pelo d’acqua, per mancanza di tempo e di un autentico interesse: a una poetica di ricerca, non subitanea e quindi poco accattivante, si preferisce il guitto che fa cantare il suo pubblico durante iΒ reading, che va in tv tre volte a settimana, che riempie le sale credendo cosΓ¬ di diffondere la poesia, che litiga sui social, che innesca polemiche politiche e alza polveroni mediatici per vendere meglio e di piΓΉβ¦ Parlerei di una “poetica mediatica” che Γ¨ l’unica, oggi, a contare.
La cultura Γ¨ la risposta che la parte pensante di una societΓ dΓ ai problemi del tempo attraverso le sue opere: se la risposta Γ¨ quella attualmente in circolazione nelΒ mainstream, Γ¨ evidente che sono mutate le esigenze culturali e, arrivo a dire,Β spiritualiΒ del pubblico che alla fine acquista una tipologia di prodotti. Non c’Γ¨ soluzione, deve andare cosΓ¬. Γ la caratteristica dell’epoca. L’importante Γ¨ essere coerenti con sΓ© stessi e con laΒ propriaΒ poetica. […]
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Per leggere l’intervista completa:
Per leggere la “versione small”:
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versione integrale pdf: Intervista a Michele Nigro, a cura di Roberto Guerra
L'uomo abita l'ombra delle parole, la giostra dell'ombra delle parole. Un "animale metafisico" lo ha definito Albert Caraco: un ente che dΓ luce al mondo attraverso le parole. Tra la parola e la luce cade l'ombra che le permette di splendere. Il Logos, infatti, Γ¨ la struttura fondamentale, la lente di ingrandimento con la quale l'uomo legge l'universo.
Rivista culturale on line
occhi aperti
Una libreria per immagini
"Mi lasciai dove avrei avuto tempo per pensare e attesi il fiato grosso del maestrale"
Quando scrivo dimentico che esisto, ma ricordo chi sono.
International Poetry Journal
Rivista Del Possibile
Poesia, scrittura, musica e arte digitale di Sonia Caporossi
"La pittura Γ¨ una poesia muta, e la poesia Γ¨ una pittura cieca"
Poesie, racconti, veritΓ , fantasie, ma soprattutto l'amore.
"Voi, seduti nei comodi uffici abbuffati di tasse e di grasse imposte, diventerete un giorno cibo per i vermi e nessuno s'accorgerΓ della vostra mancanza. Scarti dell'Universo" cit. I.T.Kostka "Trittico sul cibo" (Quadernetti poetici 2017)
la bellezza non Γ¨ che una promessa di felicitΓ
Scusateci per il disagio, stiamo sognando per voi
Poesie, disegni, fotografie, racconti, pensieri ed altre amenitΓ di Carlo Becattini. Tutti i diritti sono riservati.
Solo pensieri scomodi. Accomodatevi.
scrittore in Milano, Mondo
analyst and writer
E la luna - in un cielo di poco piΓΉ scuro - lo guardava dallβalto. Come dimenticare? Egli disse. Altro non esiste che un passo di polvere nella fame del vento. E dopo gridΓ² come un falco e negli occhi lβalveo delle nuvole dove scorre tutto il tempo e nelle mani la sua natura umana, immoderata.
Scrittura e altro