È meglio il ridursi lento
nel fuoco del tempo
o sui tizzoni della fretta industriale
calde ceneri da abbracciare
dinanzi ai dolci panorami serali
di educati lager votati alla sintesi?
Si è ribaltata ormai
la meraviglia di ottobre
tra vili sorprese e tradimenti.
Un vento freddo sbatte, a visitarmi
le serrande nel pomeriggio di libertà,
lo stesso che agita e dirige
come plettri verdi di speranza
le amate cime dei cipressi
guardiani pazienti, i vecchi saggi di ieri
nella tua nuova casa chiamata eternità.
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