Dopo la prima prova girando per il mondo
dolgono i muscoli, la pelle bruciata
dal sole che più non ricordava, sfrigola di stupore
la seconda, con il corpo in ripresa tra unguenti di buio
il fascio frollato di carne e idee occidentali
si rimette in viaggio verso una Lhasa dei motivi
la terza e la quarta, le ferite guarite presso oasi di noia
reclamano nuovi cammini, balzi più audaci all’alba
il vento caldo carezza le ossa già saldate e pronte
la quinta prova è un tripudio di passi che baciano terra
la speranza instancabile brama l’incontro
con la fatica divenuta pensiero profondo, vero
finalmente una filosofia di vita itinerante.