












La scrittura Γ¨ vendetta
Consigliava Flaubert a un giovane scrittore: “Siate ordinato e normale come un borghese nella vita, per poter essere originale e violento nella vostra opera…”. PuΓ² un racconto di narrativa diventare l’occasione per una raffinata vendetta da servire fredda su carta? La scrittura, prima ancora di diventare letteratura, crea vite parallele, mondi alternativi a servizio dello scrivente, personaggi con la funzione di alter ego che riscattano l’autore anche dopo anni di paziente attesa. In questa “esistenza riciclata” creata dalla penna, lo scrittore diventa ciΓ² che gli altri avrebbero voluto che egli fosse; le capacitΓ inespresse vengono consegnate ai personaggi e portate a un grado di potenziamento impensabile per l’autore che continua a condurre una vita basilare, semplice, eccessivamente romantica e poetica, non ambiziosa, per alcuni “debole”. Anche nella storia raccontata, contenuta nel canovaccio di quello che forse diventerΓ un nuovo romanzo, c’Γ¨ un personaggio simile all’autore, pacifico, tendenzialmente pavido, incapace di difendere la propria famiglia dalla violenza mortale di un gruppo di balordi incontrati per strada, di notte. Si Γ¨ soli dinanzi a un dolore immenso che tuttavia non impedisce al sopravvissuto di credere nella giustizia, fino in fondo, seguendo tutti i passaggi ordinari, sperando di giungere a una veritΓ guardando in faccia chi ha distrutto la propria vita. Ma l’occasione trasforma il personaggio del racconto, incapace di compiere il male verso un proprio simile, in vendicatore assassino: in questa trasformazione si riconosce anche l’autore che grazie alla scrittura puΓ² diventare tutto ciΓ² che vuole.
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versione pdf: 3 domande a Simona Genta, “Compagnia dei Poeti Erranti”
Ho rivolto stavolta le canoniche 3 domande, come da tradizione delle mini-interviste che di tanto in tanto propongo su “Pomeriggi perduti”, a Simona Genta, promotrice culturale, organizzatrice di eventi, poetessa, scrittrice e curatrice, insieme ad altri “fondatori”, della “Compagnia dei Poeti Erranti” di Salerno, che da alcuni anni opera sul territorio attirando intorno a sΓ© e ai propri happening poeti, scrittori, studiosi e “semplici” uditori interessati dal punto di vista culturale, provenienti da ogni parte d’Italia.
(m.n.) La parola βcompagniaβ evoca avventure tolkieniane; βerrantiβ definisce bene la condizione esistenziale ed editoriale del poeta in generale, sempre in cerca di chi ascolti e pubblichi la sua parola. Quando e come Γ¨ nata, e cosa offre agli autori la βCompagnia dei Poeti Errantiβ?
(s.g.) La Compagnia dei Poeti Erranti Γ¨ unβassociazione culturale nata nel 2017 con lo scopo di diffondere la bellezza dellβarte in ogni sua forma, attraverso eventi itineranti in location storiche per far conoscere le bellezze artistiche e paesaggistiche della cittΓ . Lβidea Γ¨ quella di proporre uno spazio interamente dedicato allβarte, un poβ come accadeva nei salotti culturali di un tempo, partendo dai grandi modelli dei salotti francesi e italiani, ma ispirandomi soprattutto al celebre salotto fiorentino della contessa di Albany. Noi della Compagnia dei Poeti Erranti siamo un gruppo di uomini e donne appassionati che condividono il sapere, perchΓ© crediamo fermamente che la bellezza dellβarte possa davvero salvarci dallβabbrutimento.
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Elogio dellβinfanzia
Quando il bambino era bambino,
camminava con le braccia ciondoloni,
voleva che il ruscello fosse un fiume,
il fiume un torrente
e questa pozzanghera il mare.
Quando il bambino era bambino,
non sapeva di essere un bambino,
per lui tutto aveva unβanima
e tutte le anime erano un tuttβuno.
Quando il bambino era bambino
non aveva opinioni su nulla,
non aveva abitudini,
sedeva spesso con le gambe incrociate,
e di colpo si metteva a correre,
aveva un vortice tra i capelli
e non faceva facce da fotografo.
Quando il bambino era bambino,
era lβepoca di queste domande:
perchΓ© io sono io, e perchΓ© non sei tu?
perché sono qui, e perché non sono lì?
quando comincia il tempo, e dove finisce lo spazio?
la vita sotto il sole Γ¨ forse solo un sogno?
non Γ¨ solo lβapparenza di un mondo davanti al mondo
quello che vedo, sento e odoro?
cβΓ¨ veramente il male e gente veramente cattiva?
come puΓ² essere che io, che sono io,
non cβero prima di diventare,
e che, una volta, io, che sono io,
non sarΓ² piΓΉ quello che sono?
Quando il bambino era bambino,
si strozzava con gli spinaci, i piselli, il riso al latte,
e con il cavolfiore bollito,
e adesso mangia tutto questo, e non solo per necessitΓ .
Quando il bambino era bambino,
una volta si svegliΓ² in un letto sconosciuto,
e adesso questo gli succede sempre.
Molte persone gli sembravano belle,
e adesso questo gli succede solo in qualche raro caso di fortuna.
Si immaginava chiaramente il Paradiso,
e adesso riesce appena a sospettarlo,
non riusciva a immaginarsi il nulla,
e oggi trema alla sua idea.
Quando il bambino era bambino,
giocava con entusiasmo,
e, adesso, Γ¨ tutto immerso nella cosa come allora,
soltanto quando questa cosa Γ¨ il suo lavoro.
Quando il bambino era bambino,
per nutrirsi gli bastavano pane e mela,
ed è ancora così.
Quando il bambino era bambino,
le bacche gli cadevano in mano come solo le bacche sanno cadere,
ed è ancora così,
le noci fresche gli raspavano la lingua,
ed è ancora così,
a ogni monte,
sentiva nostalgia per una montagna ancora piΓΉ alta,
e in ogni cittΓ ,
sentiva nostalgia per una cittΓ ancora piΓΉ grande,
ed è ancora così,
sulla cima di un albero prendeva le ciliegie tutto euforico,
comβΓ¨ ancora oggi,
aveva timore davanti a ogni estraneo,
e continua ad averlo,
aspettava la prima neve,
e continua ad aspettarla.
Quando il bambino era bambino,
lanciava contro lβalbero un bastone come fosse una lancia,
che ancora continua a vibrare.
β¦
(immagine dal film Il cielo sopra Berlino, Wim Wenders, 1987)
β¦
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Grazie al lavoro meritorio di Rossana Marino, il saggio di Arthur Koestler “Il fantasma dentro la macchina” Γ¨ diventato un comodo audiolibro gratuito e consultabile dal pubblico interessato: sul canale YouTube che ospita le letture, ogni capitolo del libro corrisponde a una “puntata” dell’audiolettura. Di seguito si propone il primo capitolo: i successivi, di diversa durata, sono elencati nel canale e facilmente riproducibili.
Nel ringraziare Rossana Marino per questa iniziativa che le fa onore, vi auguro buon ascolto… in attesa di una ri-edizione italiana di questo importantissimo scritto (attualmente ancora fuori catalogo e quindi non disponibile sul mercato editoriale!) che, oltre a essere fonte di complesse e inesauribili riflessioni biologico-filosofiche, Γ¨ stato e sarΓ istigatore di altre idee e creazioni artistiche…
Il mio articolo “Due, tre cose sul (dal) film Genius di Michael Grandage” (giΓ pubblicato su questo blog, qui) Γ¨ stato riproposto su Pangea, rivista avventuriera di cultura e idee, βuna delle migliori rassegne culturali in Italiaβ, curata dal giornalista, poeta, scrittore e critico letterario Davide Brullo e che da sempre pubblica articoli interessanti e culturalmente stimolanti.
Per leggere lβarticolo: QUI!
β¦
Ho avuto il piacere di rispondere alle domande di Roberto Guerra per un’intervista pubblicata su Neofuturismo eΒ Asino Rosso Ferrara. Segue uno stralcio…
[…]Β PiΓΉ in generale, come vedi oggi la poetica/cultura contemporanea?Β
ΓΒ meno audace, piΓΉ uniformata a standard che, forse per ragioni generazionali, non comprendo e con cui non sono assolutamente in sintonia: dalla musica all’editoria, tranne rari casi, vige la regola per cui se esci da unaΒ scuolaΒ omologante o sei un autore affermato che ha giΓ portato introiti, anche se in seguito scriviΒ boiateΒ continui a usufruire di un certo “pompaggio” del marketing. In sintesi, viene portato avanti il personaggio che vende e non l’opera o, appunto, la poetica di un autore. Quindi, anche se lo scenario non Γ¨ del tutto disastrato e irrecuperabile come potrebbe sembrare da questa mia risposta, in un sistema del genere di qualeΒ poeticaΒ si puΓ² mai parlare?
La cultura Γ¨ una “cultura di piazzamento” e bisognerebbe parlare di “rankingΒ poetico”. La colpa non Γ¨ solo delle case editriciΒ oΒ Β ΜΆΒ Β per dirla alla BattiatoΒ Β ΜΆΒ Β degli “addetti alla cultura”, ma soprattutto di un abbattimento della qualitΓ della domanda da parte di un pubblico impreparato e che ama volare in superficie, a pelo d’acqua, per mancanza di tempo e di un autentico interesse: a una poetica di ricerca, non subitanea e quindi poco accattivante, si preferisce il guitto che fa cantare il suo pubblico durante iΒ reading, che va in tv tre volte a settimana, che riempie le sale credendo cosΓ¬ di diffondere la poesia, che litiga sui social, che innesca polemiche politiche e alza polveroni mediatici per vendere meglio e di piΓΉβ¦ Parlerei di una “poetica mediatica” che Γ¨ l’unica, oggi, a contare.
La cultura Γ¨ la risposta che la parte pensante di una societΓ dΓ ai problemi del tempo attraverso le sue opere: se la risposta Γ¨ quella attualmente in circolazione nelΒ mainstream, Γ¨ evidente che sono mutate le esigenze culturali e, arrivo a dire,Β spiritualiΒ del pubblico che alla fine acquista una tipologia di prodotti. Non c’Γ¨ soluzione, deve andare cosΓ¬. Γ la caratteristica dell’epoca. L’importante Γ¨ essere coerenti con sΓ© stessi e con laΒ propriaΒ poetica. […]
β¦
Per leggere l’intervista completa:
Per leggere la “versione small”:
β¦
versione integrale pdf: Intervista a Michele Nigro, a cura di Roberto Guerra
Ricevo e con piacere pubblico una nota della poetessa aretina Carla Malerba, che ringrazio, alla mia raccoltaΒ βPomeriggi perdutiββ¦
POMERIGGI PERDUTI
di Michele Nigro (Kolibris edizioni)
Lettura di Carla Malerba
Mai titolo potrebbe parere piΓΉ incline ad una poesia di sentimento come Pomeriggi Perduti di Michele Nigro, ma fin dalle prime pagine lβautore ci conduce ad una lirica fortemente introspettiva la cui progettualitΓ Γ¨ introdotta da alcuni versi di Whitman indicativi per lβapproccio ai temi centrali della raccolta.
Quella di Nigro Γ¨ una scrittura che affascina anche per lβironia con cui si guarda intorno e con cui affronta i temi esistenziali instaurando un forte legame tra la presa di coscienza della negativitΓ e la fiducia nella poesia.
Si aggiungono nel corso della lettura poetica limpide immagini: βuna preghiera involontaria/ diventa strada tra pietre/ anticheβ, cβΓ¨ lβamore che Γ¨ stato e che riverbera con i richiami agli sguardi e ai ricordi, senza toni elegiaci, ma con ferma consapevolezza dei mutamenti che il tempo prepara.
Ci sono delle straordinarie fotografie liriche dove i minareti sono
Β illuminati come razzi/ a Cape Canaveral
I toni sono contenuti, ma alti: si maledice lβestate perchΓ© Γ¨ stata quella dellβassenza. Per questo Γ¨ necessario arricchirsi con tutto ciΓ² che Γ¨ vita come colori e vento, strade deserte mentre risuona la voce di una lei assente:
β¦ faccio scorta/ di immagini e di vento/ di stelle sorgenti/ di colori e di ronzii/ nel silenzio dellβangolo, β¦
La raccolta va oltre, spazia e cita nei versi le affinitΓ con gli autori amati, rievoca i luoghi di viaggi e di vita come nellβintensa lirica CaffΓ¨ Albania. Versi che piΓΉ si leggono e piΓΉ colpiscono, allacciano il cuore a percorsi sconosciuti, raccontati con una lingua curata, ma mai artificiosa.
Percorrenze, immagini, amori, consapevolezze: al grande trambusto estivo che distorna talvolta i pensieri del poeta si sostituisce il desiderio del gelo che tutto acquieta/ che zittisce/β¦ / i dolori infreddoliti del mondo.
La ricerca di Michele Γ¨ ancorata anche ad uno sguardo pensoso sul dopo e i suoi versi riecheggiano nelle orecchie del lettore:
Esisteranno, un giorno che non chiameremo
piΓΉ giorno
anche per noi
un tempo e uno spazio
(non piΓΉ tempo, non piΓΉ spazio)
in cui diluire la vita incompresa, la non riuscita
e quella non digerita, in cui disperdere
le questioni di principio e gli affanni
i quotidiani attriti dellβinutile fare […]
Ricevo e con piacere pubblico una nota del poeta palermitano Emilio Paolo Taormina, che ringrazio, alla mia raccolta “Pomeriggi perduti”…
Nota di lettura a
βPomeriggi perdutiβ di Michele Nigro
La poesia di Michele Nigro Γ¨ una poesia incisiva e colta, a partire dallβepigrafe tratta da una celebre lirica di Walt Whitman, alla dedica a Byron nella prima poesia.
Michele Nigro Γ¨ un uomo che alle doti naturali, alla passione e curiositΓ , ha aggiunto il sudore dei gomiti. Possiede una poetica chiara e leggibile. Come un ulivo le sue radici si nutrono della vita, di tradizioni, della memoria, di sentimenti, amori e stupori di viaggiatore tra Istanbul, Palermo, Mondello; si rannicchia come un seme nella terra del presente per catturare la memoria degli attimi fuggenti, come un olio che trattiene le essenze del vissuto: il presente che giΓ diventa memoria.
CβΓ¨ uno scorrere nellβanima dei luoghi delle origini come un tatuaggio inciso sulla pelle che ti porti dentro, sono il fumo dei sigari fumati in balconi aperti al paesaggio collinoso, i baci come pennellate di acquerelli. I personaggi e i luoghi sono sbozzati nel marmo della memoria come apparenze di un sogno.
Continua a leggere “Emilio Paolo Taormina su “Pomeriggi perduti””
L'uomo abita l'ombra delle parole, la giostra dell'ombra delle parole. Un "animale metafisico" lo ha definito Albert Caraco: un ente che dΓ luce al mondo attraverso le parole. Tra la parola e la luce cade l'ombra che le permette di splendere. Il Logos, infatti, Γ¨ la struttura fondamentale, la lente di ingrandimento con la quale l'uomo legge l'universo.
Rivista culturale on line
occhi aperti
Una libreria per immagini
"Mi lasciai dove avrei avuto tempo per pensare e attesi il fiato grosso del maestrale"
Quando scrivo dimentico che esisto, ma ricordo chi sono.
International Poetry Journal
Rivista Del Possibile
Poesia, scrittura, musica e arte digitale di Sonia Caporossi
"La pittura Γ¨ una poesia muta, e la poesia Γ¨ una pittura cieca"
Poesie, racconti, veritΓ , fantasie, ma soprattutto l'amore.
"Voi, seduti nei comodi uffici abbuffati di tasse e di grasse imposte, diventerete un giorno cibo per i vermi e nessuno s'accorgerΓ della vostra mancanza. Scarti dell'Universo" cit. I.T.Kostka "Trittico sul cibo" (Quadernetti poetici 2017)
la bellezza non Γ¨ che una promessa di felicitΓ
Scusateci per il disagio, stiamo sognando per voi
Poesie, disegni, fotografie, racconti, pensieri ed altre amenitΓ di Carlo Becattini. Tutti i diritti sono riservati.
Solo pensieri scomodi. Accomodatevi.
scrittore in Milano, Mondo
analyst and writer
E la luna - in un cielo di poco piΓΉ scuro - lo guardava dallβalto. Come dimenticare? Egli disse. Altro non esiste che un passo di polvere nella fame del vento. E dopo gridΓ² come un falco e negli occhi lβalveo delle nuvole dove scorre tutto il tempo e nelle mani la sua natura umana, immoderata.
Scrittura e altro