Con l’arrivo dei primi caldi
di notte
dalla finestra aperta
mi raggiungono psicosi da strada.
Uno che vagando tra i vicoli
geme un lamento “mamma! mamma!”
crisi d’astinenza dalla vita
una sirena insonne tra i miei sogni
colpi disperati di campana
schiamazzi da calura
e coltelli facili.
Amo il gelo che tutto acquieta
sotto un velo immobile
molecole indecenti si placano,
cerco l’inverno che zittisce
come severo maestro
i dolori infreddoliti del mondo.
♦
(tratta da “Pomeriggi perduti”, 2019)