Interessante e originale è il lavoro di re-interpretazione/riconversione che Franca Canapini ci propone nel suo “Misteri d’amore” (puntoacapo editrice), poema ispirato al Simposio di Platone: l’autrice toscana, poetessa e critica letteraria, “richiama in servizio” i personaggi del noto dialogo ultra-bimillenario per accompagnare il lettore in un breve viaggio poetico contemporaneo ma con al centro, ancora una volta, il protagonista di sempre: l’Eros (nello scritto di Platone il riferimento è alla divinità), ovvero l’amore non inteso esclusivamente nella sua funzione di creatore di passioni carnali. In un’epoca “pornografica” come quella in cui viviamo – dove per pornografia non vuole intendersi solo l’esposizione multi e transmediale di esplicite fantasie sessuali, bensì la facilità con cui l’oggetto del desiderio, qualunque esso sia, può essere raggiunto, visionato e consumato – parlare di eros a qualcuno potrà sembrare un’operazione anacronistica e romantica, quando non apertamente inutile.
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