a Gabriele Galloni*
Mi stupirò per sempre
dell’aria sotto l’ala che fa portanza
del ferro contro ferro sulle rotaie
scintillanti nella notte della storia,
di quest’uomo, errore evolutivo
che sogna e muore, progetta e crepa
si rialza e s’ammazza
lavora e soccombe,
spera e non vede
l’inconsistenza dell’alito
che lo tiene al mondo.
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∗ dedica postuma,
poesia pubblicata, inconsapevolmente, nel giorno della sua partenza.