Soddisfatto di aver preso parte, con un endecaverso inedito intitolato Désengagé, a questa antologia in uscita per puntoacapo Editrice e curata da Nadia Cavalera, che in passato ha diretto insieme al poeta Edoardo Sanguineti la rivista Bollettario. Sottotitolo: Sessanta poet* reclamano la pace: non una ‘chiamata alle armi’ bensì una chiamata contro le armi, un interventismo controcorrente e “pacefondaio” che difende la complessità degli eventi (complessità svilita dai pacifinti perché secondo loro sinonimo di ambiguo filoputinismo) e chiede solo una cosa ai potenti in gioco, benché lontani e sordi alla voce pacata della poesia: trattativa contro l’alimentazione sottobanco da parte dell’Occidente (prigioniero culturale, politico ed economico di Nato-Stati Uniti d’America; notare il “trattino” che denuncia l’equivalenza/sovrapposizione tra le due entità) di un conflitto in cui sono ben noti, e individuati da tempo, burattini e burattinai. Chi osa mettere in dubbio il credo atlantista viene messo al bando da quasi tutti i consessi informativi e culturali. Chi ha deciso di inviare il proprio contributo per questa antologia non intende essere né burattino, né burattinaio, ma libero pensatore, a volte poeta.
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