Dite il mio nome

b-n

Siamo fi(g)li spezzati,
ancora un altro tramonto
senza i suoni di casa
le litanie serali
i rituali in cucina.

Quando non c’era nulla da comprare
per quale motivo c’incrociavamo
tra le strade della città invernale?

Qualcuno dica il mio nome
prima che il buio prevalga!,
qualcuno sciolga quest’assurdo incantesimo
battendo le mani al ritmo di respiri assenti

e all’alba riapparirò
nel corpo di sempre.

(ph M.Nigro©2023)

Vendetta

quadro di He An

Quando torni al paesello
ridiventi selvatica e nubile
come una liberta liberata
o uno schiavo raggiunto
dal colpo di vindicta del padrone
sul capo di nuove speranze.

Non lasciarti giudicare dal passato
dai passanti,
sii presente e sii futuro
a te stessa, agli ultimi atti di fede
alla penombra del dolore che sveglia
maestro di vita in punta di morte.

Ti ho sfiorata, indecente e cocciuta
a un poetry slam di provincia,
ti allenavi a rinate energie
sapevi di sbadigli e vocali,

da quel piccolo teatro di quartiere
ti ascoltava un mondo ormai finito.

(immagine: quadro di He An)