Sono le mal’ore notturne
quelle d’inverno cattive e cieche,
strappano virgulti d’anni
alle amicizie sfiorate
con folate di morte
gelate dai rami del futuro
non avvisano dall’uscio
una voce che prepari,
battute lasciate a metà
tra rossi calici ancora pieni
sotto ruderi di cielo
l’età fermata, nel buio cristiano
della pietra inattesa
mentre s’illudono di respiri
e di nuvole impigliate
in finestre di chiesa
come incensi sul mondo
i tristi sopravvissuti
al giorno in più.
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(immagine: Alfred Kubin – The Way to Hell, 1904)
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Angelo Branduardi – Ballo in Fa# Minore
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versione pdf: Mal’ore