Secondo alcuni odierni opinionisti, l’avvento dell’attuale assetto politico-ideologico populistico e pseudo-antipolitico sarebbe stato preparato dal realizzarsi, alla fine del secolo scorso, del fenomeno mediatico e politico definito col termine “velinismo”: Berlusconi che oggi, dall’opposizione in cui è relegato per un ovvio e fisiologico calo di consenso, paradossalmente, quasi inspiegabilmente, è fortemente critico nei confronti dei populisti e sovranisti del governo gialloverde, ha dimenticato (o fa finta di dimenticare per opportunismo storico) di essere stato egli stesso, insieme ai suoi fedelissimi della prima ora, l’iniziatore del fenomeno populistico anche dal punto di vista politico… Il populismo oggi al governo è migliore o peggiore di quello berlusconiano? “Ai posteri l’ardua sentenza…”
Il dibattito sul velinismo è cominciato quasi contemporaneamente all’azione di sdoganamento del corpo della donna da parte di una certa televisione commerciale. Ma cosa significa ‘velinismo’? E siamo proprio sicuri che lo sdoganamento a cui accennavo sia così recente?
Raccolgo dal web alcune definizioni, più o meno giuste, di ‘velinismo’ (il mio dizionario non è sufficientemente aggiornato): 1) “Il velinismo (sin: cultura della velina o dittatura della velina; maschile: dittatura del calcio e del tronista) è una tendenza italiana a riempire programmi televisivi di vallette più o meno semi nude, che si è sviluppata alla fine degli anni 80′ nei programmi televisivi…”; 2) “L’aspirazione massima di una ragazza è fare la velina, per arrivare a questo bisogna esserci, apparire, sbalordire. I sistemi più sono trasgressivi, più funzionano; allora queste ragazze vogliono far parlare di loro e se non hanno qualcosa, se la prendono senza troppi indugi…”; 3) “Il velinismo è la versione femminile di un…
View original post 1.435 altre parole