Calda vita di stella vincente
tra oscuri orizzonti d’acqua
e ossa sparse in terra,
mangiate dal tempo,
di padri veduti vivere
accanto a dolori di guerra
e gioie semplici.
Misere vestigia
richiamano i vivi
a penultime partenze
senza appelli
nel silenzio autunnale
verso salvezze distanti.
Ti aggrappi, così, disperata
a ricordi di zaini estivi
sulla pelle imberbe,
boschi intorno ad Assisi
per camminanti tra luci
di cimiteri nella notte
e vecchie abbazie.
Promesse disattese
schiacciate dal discanto
che ancora danno calore
nell’angolo inviolato
degli ideali acerbi.
Il fascino dell’inizio
non tradito dalla storia
distoglie il pensiero
dalla morte in agguato
tra giacigli di zinco
e timidi apostoli di luce.
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– video correlato –
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[immagine: L’isola dei morti (Die Toteninsel), prima versione
quadro di Arnold Böcklin]