Le donne guardano,
con la coda di promesse
dismesse come panni
usati da mani maritali,
guardano una fantasia sulfurea
a volte una salvezza.
Guardano con la dolce malizia
di chi tradisce senza toccare
o lasciarsi espugnare da ignari
candidati all’alternativa del talamo.
Confrontano il passante
con chi dimora al loro fianco,
lampi di sguardi radiografici
catturati da carrozze in fuga,
nessuno conosce il verdetto
se apprezzato o sbeffeggiato,
nascondono verità profonde
dietro le quinte dell’ovvio.
Le donne ti guardano morire,
scelgono un attimo prima
dell’ultimo respiro
se dirti tutto oppure niente.
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