Polvere di tarlo

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Montagnole di pensieri acerbi
sparsi negli angoli dell’anima
sembrano pazienti cumuli
di polvere di tarlo
raccolta nel tempo sotto mobili porosi
da epoche dimenticate e trite.
Attendono gli inverni adatti
per essere di nuovo parole mature.

Ho nostalgia del futuro scrivente
dei ceppi ardenti, sfavillanti muse
gelate durante ingrati mesi
di poetica luce invernale.
Tramonta, estate di allegri attimi!
restituiscimi le gialle foglie
su cui vergare gli intenti d’autunno.
Riportami, inconsapevole
tra residui caldi
verso le innevate spiagge
di mille poesie a venire.

Lettera, non ancora spedita, al marito della donna che amo…

N I G R I C A N T E

versione pdf: Lettera, non ancora spedita, al marito della donna che amo…

“Le mie afflizioni non possono ricevere lenimento,

e il ricordo dei miei piaceri mi colma di disperazione.

Io mi illudo di avervi ridotto a non avere senza me

che piaceri imperfetti.”

Ivano Fossati – L’amante

Palermo, 11 marzo 2015

Lucio,

lei mi ha detto che ti chiami così, che questo è il tuo nome, anche se nella nostra corrispondenza, riferendosi a te, usa sempre la “L” puntata, forse per una sorta di pudore reverenziale nell’incompletezza o perverso affetto fraterno tendente al protettivo che ancora conserva nei tuoi confronti: lo stesso che non le permette di liberarsi definitivamente di te e della scenografia in cui pensi di vivere al sicuro dalla vita.

Da tre anni amo tua moglie e, cosa apparentemente scontata da sottolineare ma ti assicuro che così non è, lei – la “lei” a cui facevo…

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