Ho ricevuto tempo fa questa interessante recensione da parte di Eufrasia Gentileschi, una mia lettrice… Desidero condividerla con i lettori di questo blog.
La suprema azione della poesia sul caos
L’ordine alfabetico contempla il disordine cronologico, in questa prima raccolta poetica di Michele Nigro.
Non sono necessari riferimenti temporali per capire l’evoluzione linguistica che c’è stata nel corso degli anni; viene offerta al lettore una miscellanea che comprende il pensare, il sentire, l’avvertire, il credere, lo sperare, il soffrire e il resistere e che prescinde, dal sapere quello che è stato il giorno esatto in cui un sentimento ha prevalso sull’altro. Solo pochi riferimenti scelti e chiariti dall’autore, per tracciare una mappa, ma la struttura è quella di un labirinto in cui, pur ripercorrendo temi già citati, parranno ai nostri occhi come luoghi inesplorati.
Scriveva Sophia De Mello Breyner Andresen: “Non l’uomo, ma i segni dell’uomo,/la sua arte, le sue…
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