Elogio della sottolineatura

N I G R I C A N T E

Vi è mai capitato di cominciare a vedere un film e non ricordare di averlo già visto? Mentre altre pellicole vi restano stampate a fuoco nella memoria al punto tale da anticipare le battute degli attori? Perché un’opera d’arte (un film, un libro, un quadro, una musica) vi scivola addosso senza lasciare traccia mentre altre no? Ascoltando un brano musicale, osservando una tela dipinta, leggendo le pagine di un libro, il cervello sottolinea le parti più importanti, o meglio, quelle che ritiene istintivamente più importanti (se ce ne sono) in base all’esperienza, ai gusti, alla sensibilità, al momento, al tipo di ricerca che caratterizzano l’esistenza del soggetto a cui appartiene il cervello in questione. E sono proprio queste parti, questi dettagli che costituiscono i “marker” di un’opera, che la rendono indimenticabile. Non tutti sono capaci di individuarli e non tutte le opere posseggono dettagli memorabili: ma ciò dipende da…

View original post 862 altre parole