Tra le sue mani non più tanto giovani Giulia stringeva, delicatamente e con perizia museale, una foto in bianco e nero. Ne aveva tante di foto così e la scatola di fortuna che le conteneva nella credenza della camera da pranzo ormai aveva raggiunto un “punto di non ritorno” strutturale e di tanto in tanto avvenivano rigurgiti fotografici con pezzi di storia che cadevano sul pavimento. Il fascino della fotografia trovava in quella scatola la sua massima realizzazione e non erano certamente le pose studiate di qualche artista della messa a fuoco a rendere uniche quelle foto, ma i momenti storici che casualmente e nostalgicamente testimoniavano.
Gerarchi fascisti in alta uniforme, orgogliosi soldati con i capelli lucidi di brillantina Linetti prima della partenza per il fronte, donne affascinanti di porcellana e talco sfuggite al cinema della “Belle Epoque”, bambini imbalsamati dinnanzi al mago fotografo… Tutte le tipologie umane di…
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