Kirill: Il fumo si alza dai monti Carpazi. L’ora è tarda, e Papa Bergoglio cavalca verso Mosca, in cerca del mio consiglio. Perché è per questo che sei venuto, non è così? Il mio vecchio amico…
Bergoglio: Kirill.
Kirill: Ne sei sicuro?
Bergoglio: Senza alcun dubbio.
Kirill: Così l’Anello di Putin è stato trovato.
Bergoglio: In tutti questi lunghi anni è stato in Vaticano, sotto il mio naso.
Kirill: E non hai avuto la capacità di riconoscerlo. Il tuo amore per l’incenso dei Cardinali di Roma ti ha rallentato il cervello.
Bergoglio: Ma abbiamo ancora tempo, tempo per contrastare Putin, se agiamo in fretta.
Kirill: Tempo? Quanto tempo credi che abbiamo? Putin ha riacquistato molto dell’antico potere degli zar. Non può ancora assumere forma sovietica, ma il suo spirito non ha perduto nulla della sua potenza. Rinchiuso nella sua fortezza, il Signore del Cremlino vede, tutto. Il suo sguardo trafigge nuvole, ombra, terra e… carne. Sai a cosa mi riferisco, Bergoglio. Un grande occhio satellitare, senza palpebre, avvolto nelle fiamme.
Bergoglio: Sì, è Putin.
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