ANARCHIA E FUTURO NEL METAVERSO, INTERVISTA A MICHELE NIGRO a cura di Roberto Guerra

intervista anarcometaverso

“… Noi tutti siamo legati ai piaceri che il corpo ci dona in questa vita, oltre alle inevitabili sofferenze che fanno parte del “pacchetto” esistenziale. Nel mio racconto non mi riferisco indirettamente a una liberazione attraverso improbabili vie ascetiche, ma auspicherei almeno a una presa di coscienza della nostra condizione di consumatori: “abbandonare” ogni tanto il corpo per tornare a intercettare altre priorità “superiori”. Forse oggi essere “anarchici” significa acquisire questa consapevolezza? E l’”eversione” è tutto ciò che ci distrae dal progetto che un certo capitalismo ha pensato su di noi? Chissà… E l’”immersione nel virtuale” è la metafora laica di una sempre più urgente riscoperta spirituale da parte di un’umanità allo sbando?…”

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versione pdf: “Anarcometaverso”, intervista a Michele Nigro a cura di Roberto Guerra

vedi anche:

“Anarcometaverso”, videointervista a Michele Nigro, a cura di Franco Innella

“Anarcometaverso”, videointervista a Michele Nigro…

Franco Innella rivolge alcune domande a Michele Nigro, autore del racconto post-cyberpunk intitolato “Anarcometaverso” e incluso nella mini-antologia “Delle Eloquenti Distopie” vol.2 (Delos Digital, 2023) curata e introdotta dallo scrittore romano Sandro Battisti

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Su “Delle Eloquenti Distopie 2” e altro: mini-intervista di Roberto Guerra a Michele Nigro…

versione pdf: Su “Delle Eloquenti Distopie 2” e altro: mini-intervista di Roberto Guerra a Michele Nigro

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(Roberto Guerra) Per queste feste natalizie 2023, una bella novità editoriale: un florilegio di tre autori per la miniantologia “Delle Eloquenti Distopie” vol.2 curata da Sandro Battisti per la collana “non-aligned objects” della Delos Digital… Uno zoom in merito, per la tua sezione?

(Michele Nigro) Ti dirò, il mio ritorno (ma è un ritorno?) nella fantascienza è stato qualcosa di fortuito. Latitante da molti, troppi anni dal genere fantascientifico sia in qualità di lettore che di scrivente, alcuni mesi prima dell’estate 2023 sono stato invitato dallo scrittore romano Sandro Battisti (già co-fondatore del movimento artistico-letterario denominato Connettivismo) a partecipare con un mio racconto inedito a un’antologia per la collana da lui curata per la Delos Digital. Inizialmente scettico sulla riuscita di un mio ritorno nel genere, ho accettato con riserva: quindi ho cercato dentro di me, ma anche un po’ fuori, nella vita quotidiana e nella cronaca, un’idea sufficientemente originale per fornire alla mia partecipazione un minimo di qualità stilistica e contenutistica; non è facile tornare a scrivere di argomenti che hai involontariamente snobbato per anni, perché catturato da altri interessi “letterari” che ti hanno di fatto portato lontano mille miglia da una materia che richiede “fedeltà” nel tempo e una certa attenzione nei confronti degli autori di un genere (o sottogenere) letterario e delle loro pubblicazioni. Proiettato in un mondo ormai non più mio, man mano che l’idea scelta per un probabile canovaccio si concretizzava sul monitor, però, ho capito che forse non avevo del tutto disimparato a “sospendere la mia incredulità” come richiesto dalla narrativa fantascientifica: d’altronde anche in poesia il poeta, utilizzando un linguaggio decisamente non quotidiano, tenta di trasportare il lettore verso mondi inverosimili, interiori, nel regno dell’indicibile, per descrivere a volte ciò che viviamo nella nostra realtà senza accorgercene. È nato così il mio racconto — che oso autodefinire postcyberpunk (in attesa di eventuali smentite da parte degli esperti del settore) — intitolato “Anarcometaverso” e incluso nel secondo volume dell’antologia “Delle Eloquenti Distopie” per la collana curata da Battisti “non-aligned objects” (edizioni Delos Digital).

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“Anarcometaverso”, per “Delle Eloquenti Distopie” vol.2

Latitante da molti, troppi anni dal genere fantascientifico sia in qualità di lettore che di scrivente, alcuni mesi prima dell’estate 2023 sono stato invitato dallo scrittore romano Sandro Battisti (già co-fondatore del movimento artistico-letterario denominato Connettivismo) a partecipare con un mio racconto inedito a un’antologia per la collana da lui curata per la Delos Digital. Inizialmente scettico sulla riuscita di un mio ritorno nel genere, ho accettato con riserva: quindi ho cercato dentro di me, ma anche un po’ fuori, nella vita quotidiana e nella cronaca, un’idea sufficientemente originale per fornire alla mia partecipazione un minimo di qualità stilistica e contenutistica; non è facile tornare a scrivere di argomenti che hai involontariamente snobbato per anni, perché catturato da altri interessi “letterari” che ti hanno di fatto portato lontano mille miglia da una materia che richiede “fedeltà” nel tempo e una certa attenzione nei confronti degli autori di un genere (o sottogenere) letterario e delle loro pubblicazioni. Proiettato in un mondo ormai non più mio, man mano che l’idea scelta per un probabile canovaccio si concretizzava sul monitor, però, ho capito che forse non avevo del tutto disimparato a “sospendere la mia incredulità”: d’altronde anche in poesia il poeta utilizzando un linguaggio decisamente non quotidiano tenta di trasportare il lettore verso mondi inverosimili, interiori, nel regno dell’indicibile, per descrivere a volte ciò che viviamo nella nostra realtà senza accorgercene. È nato così il mio racconto — che oso autodefinire postcyberpunk (in attesa di eventuali smentite da parte degli esperti del settore) — intitolato “Anarcometaverso” e incluso nel secondo volume dell’antologia “Delle Eloquenti Distopie” per la collana curata da Battisti “non-aligned objects” (edizioni Delos Digital). Buona lettura!

Ecco come il curatore Sandro Battisti annuncia sui social l’uscita dell’ebook, citando a sua volta l’editore Silvio Sosio che mi sento di ringraziare per questa bella opportunità:

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