“Non fate crescere niente su questa terra”
Sfornate libri, non figli; sfornate idee, storie, poesia, non altri esseri egoisti come voi, se non di più: i “gloriosi” frutti dei vostri lombi sono destinati a dimenticarvi tra le strade della vita, ed è naturale che sia così; un libro non dimentica mai il suo creatore, rimane legato alle sue origini, per sempre; anche se, proprio come i figli di carne, diverrà indipendente e sarà interpretato dalle masse umane pensanti che incontrerà, e reagirà in base alla propria personalità fatta di parole. Quando un figlio cresce vuol dire che voi non state ringiovanendo; quando un libro cresce e gira per il mondo, invece, l’autore è come se conquistasse l’immortalità, anche se il suo corpo morirà. Non importa quanto sia lungo il suo giro, quante persone incontrerà: nel momento del suo concepimento voi di diritto siete diventati abitanti dell’eternità. “Non fate crescere niente su questa terra” solo perché il vostro…
View original post 92 altre parole