“Leggende a piede libero”
cronaca di un incontro pubblico
Parcheggiare in città diventa sempre più difficile e come se non bastasse sono già in ritardo!
Quando finalmente entro, l’auditorium è già pieno come un uovo, ma non importa: lo scopo dell’happening vale certamente qualche piccolo sacrificio e poi i posti a sedere sono per le autorità, gli accademici di una certa età e la gente puntuale.
Riesco, insieme ad altri “avventurieri della parola”, a trovare un posto per terra – come in una sorta di sit-in letterario – in un angolo del palco, quasi sotto il pianoforte del jazzista Gaspare Di Lieto che con le sue improvvisazioni accompagnerà di lì a poco il reading: così sotto, che intravedo la meccanica del piano e vibro anch’io insieme alle corde colpite dai martelletti… Ormai i canoni scenografici della serata sono stati rivoluzionati da uno squilibrato rapporto tra massa umana partecipante e…
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