Gli “Amabili resti” di Elisa Claps

N I G R I C A N T E

È sorprendente scoprire certe analogie esistenti tra narrativa e cronaca: somiglianze tenute ben separate dalla geografia, dalla differente cronologia, da diversità linguistiche, sociali e culturali, eppure così vicine nei contenuti e per questo motivo “universali”. La brutalità, la morte, il destino di ciò che usiamo chiamare “anima”: esistono punti di contatto tra le varie umanità abitanti questo pianeta che nel bene o nel male travalicano il tempo e lo spazio. Recentemente una di queste “lampadine analogiche” si è accesa nel mio povero cervello mentre guardavo comodamente seduto sul divano di casa un film diretto dal “tolkieniano” Peter Jackson e intitolato “Amabili resti” (The lovely bones) tratto dall’omonimo romanzo (in parte autobiografico) della scrittrice statunitense Alice Sebold. Non starò qui a snocciolarvi trame o a riesaminare in maniera incompetente casi di cronaca giudiziaria (italiana) ancora tremendamente aperti: ognuno di voi potrà, se vorrà, leggere autonomamente il romanzo…

View original post 896 altre parole

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.